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Diverse novità a Missio Svizzera nel 2024

Friburgo, 30 gennaio 2024 Il nuovo anno si apre all’insegna di diverse novità per Missio Svizzera. Eventi, azioni e cambiamenti di persone al servizio dell’approfondimento della dimensione universale della Chiesa.

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"PER FAVORE, AIUTATECI E PREGATE PER NOI"

Friburgo, 24 gennaio 2023 - L'Ecuador sta sprofondando nel caos. Le condizioni di guerra civile si stanno diffondendo e il nord-ovest del Paese è particolarmente colpito. È qui che Antonio Crameri, originario della Svizzera, è vescovo del vicariato apostolico di Esmeraldas.
"Per favore, sosteneteci e pregate per noi", ha detto Mons. Crameri ai suoi compatrioti svizzeri. Con il progetto "Hospital de Campaña", Mons. Antonio si concentra sulla prevenzione della violenza e sull'aiuto concreto alle persone colpite in loco.

Sostenete il Vescovo Antonio Crameri e il progetto "Hospital de Campaña".

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Comunicato stampa Crameri

Mons. Antonio Crameri (Ecuador): «Come Chiesa preferiamo salvare la vita, da entrambe le parti»

L'Ecuador sta precipitando nel caos. Si sfiora la guerra civile I l nord ovest del Paese è particolarmente colpito. È in queste terre che lo svizzero Antonio Crameri è vescovo del Vicariato A postolico di Esmeraldas e partner di Missio Svizzera. In un'intervista con Missio, descrive la situazione sul campo e chiede aiuto.

Friburgo, 24.01.2024 E’ l’evasione dalla prigione del signore della droga più pericoloso del Paese, José Adolfo Macías alias “Fito” che ha precipitato nel caos l'Ecuador.
L'8 gennaio 2024, il presidente Daniel Noboa ha dichiarato lo stato di emergenza in tutto il Paese e ha imposto il coprifuoco notturno. Da allora si sono susseguiti attacchi terroristici e la criminalità organizzata terrorizza la popolazione ecuadoriana. I membri dei clan intimidiscono regolarmente la popolazione, facendo esplodere autobombe o seminando il panico in strutture pubbliche come università, scuole e ospedali con messaggi minatori o attentati. Hanno assaltato la stazione televisiva pubblica della città portuale di Guayaquil durante una trasmissione in diretta. «Gran parte degli autori sono adolescenti, giovani senza esperienza di vita e senza formazione, come un pezzo di carne da macellare, mandati al fronte per essere uccisi», ha spiegato il vescovo Antonio Crameri a Missio Svizzera, la sezione svizzera delle Pontificie Opere Missionarie.

Un luogo sicuro per le vittime di violenza
Nato a Locarno e cresciuto nei Grigioni, Antonio Crameri è in Ecuador dal 2002. Dal 2021 è vescovo del Vicariato Apostolico di Esmeraldas, nell'omonima provincia nel nord-ovest del Paese, uno degli epicentri della violenza attuale. «Qui siamo in guerra, in guerra civile», dice il vescovo. Da dicembre, in questa travagliata provincia sono stati uccisi sette signori della droga, una violenza che a sua volta provoca la contro-violenza dei clan mafiosi rivali: stazioni di servizio in fiamme, attentati dinamitardi alle sedi della polizia, veicoli bruciati, saccheggi, distruzioni arbitrarie e ripetute sparatorie. Molte persone sono in fuga a causa della violenza dilagante e delle minacce personali. Devono abbandonare tutto se vogliono salvarsi la vita. «Non passa settimana senza che io riceva una telefonata da una famiglia minacciata che mi chiede di portarla in un luogo sicuro», spiega Mons. Crameri.

L'aiuto concreto della Chiesa alla popolazione locale
In questa difficile situazione, la Chiesa cerca di essere particolarmente vicina alla gente. Attraverso le sue visite e l'accompagnamento spirituale, il vescovo Crameri vuole donare alla gente la speranza della fede e offrir loro un aiuto concreto. Con il centro “Hospital de Campaña”, realizza qualcosa di concreto per la prevenzione della violenza e aiuta le persone colpite dalla guerra civile nella provincia di Esmeraldas. Un concetto completo di assistenza medica, psicologica e spirituale che offre alle vittime degli scontri della guerra civile un'alternativa e un sostegno che non possono ottenere dallo Stato. Tuttavia, il centro dipende da aiuti finanziari e donazioni dall'estero. «Per favore, sosteneteci e pregate per noi», chiede Mons. Antonio Crameri ai compatrioti svizzeri. Potete fare una donazione al progetto “Hospital de Campaña” qui: www.missio.ch/donare


Mons. Antonio Crameri lancia un appello dall’ Ecuador: “Aiutateci, siamo in guerra civile”

Tra il 7 e il 9 gennaio 2024 l’Ecuador ha vissuto giorni di terrore. Nel Paese ancora oggi regna il caos in seguito all’evasione dal carcere di due leader di potenti cartelli della droga, a prese di ostaggio, autobombe e attacchi e scontri a fuoco in diverse province. Ma come si vive la quotidianità e come è possibile intervenire? Lo abbiamo chiesto in un’intervista il 19 gennaio al Vescovo Antonio Crameri, che è stato ospite della campagna dell’ottobre missionario 2023. Antonio Crameri è nato a Locarno e dal 2002 vive e lavora in Ecuador.

Missio Svizzera: Monsignor Crameri, come vede l'attuale situazione in Ecuador? Potrebbe aggravarsi?

Mons. Antonio Crameri: La situazione del paese è molto delicata. Siamo in guerra, guerra civile. Il governo ha dichiarato lo stato di emergenza, con il coprifuoco dalle 23 della sera alle 5 di mattina e ha dato all’esercito poteri speciali. E questo per 60 giorni.
Il giorno seguente è stato emanato un altro decreto dove si dichiara guerra alle bande: tutti i componenti sono considerati terroristi, per cui, obiettivi da neutralizzare.
D’altra parte, continuano le minacce da parte dei Gruppi organizzati criminali, che ora si sarebbero uniti in un unico “esercito di liberazione”. Loro stessi invitano a fare rifornimenti di tutti i beni di prima necessità, a procurarsi candele… e a non uscire di casa.
Le province più “calde” sono Guayas, Esmeraldas, Los Rios, El Oro e Pichincha.
In questi ultimi due giorni si assiste a un’apparente calma che personalmente mi preoccupa. Esmeraldas è sempre stata una città chiassosa, con musica in ogni casa. Ora regna il silenzio… tanto che quasi hanno cessato di cantare anche gli uccellini.
Quello che fa paura è il cambio di Presidente. Da una persona disposta al dialogo e attenta alla tutela dei diritti umani, ora ne abbiamo una che ha il pugno di ferro. Personalmente avrei preferito una via di mezzo. La violenza chiama altra violenza e come Chiesa preferiamo il dialogo, che non significa negoziare con i terroristi, ma salvare vite, in entrambe le fazioni.
Nelle città di Quito, Esmeraldas, Guayaquil e Cuenca si è evidenziato il maggior numero di atti criminali, tra sparatorie e collocazione di esplosivi. Sono stati sequestrati 49 funzionari del servizio penitenziario nel carcere di Cotopaxi e 39 prigionieri fuggiti dal carcere di Chimborazo. Anche ad Esmeraldas ci sono state evasioni. Sono state prese in ostaggio 13 persone, due delle quali ieri sono state liberate, grazie all’ intercessione della Chiesa locale.

Missio Svizzera: Com'è la situazione concretamente nel Nord-Ovest e in particolare a Esmeraldas?

Mons. Antonio Crameri: Ad Esmeraldas ci sono state ore di terrore già in dicembre, come conseguenza dell’assassinio di 7 capi banda. Morti che il giorno seguente sono stati vendicati con altri atti vandalici: incendi di distributori di benzina, tentativi di bombe artigianali nella centrale di polizia e diverse macchine bruciate. A questo si aggiungono saccheggi e distruzioni varie. Fino a due giorni fa, frequenti erano anche le sparatorie.
A Guayaquil ci sono state irruzioni in tre ospedali da parte dei malviventi e nel canale nazionale Televisivo TC. Molti membri delle bande sono adolescenti, giovani senza esperienza e formazione … sono come carne da macello mandata al fronte a farsi ammazzare. Purtroppo, chi cade sono i “pesci piccoli”, i veri boss la fanno franca.

Missio Svizzera: Conosce persone direttamente toccate dalla situazione attuale di minaccia e criminalità? Come stanno affrontando la situazione?

Mons. Antonio Crameri: Ho tra le mani dati che riguardano l’ambito educativo: molte istituzioni legate al Vicariato apostolico (N.B.: il territorio di cui Monsignor Crameri è responsabile come vescovo) hanno assistito al ritiro dei figli dalle scuole da parte di molte famiglie. In una scuola addirittura più di 160 alunni si sono ritirati perché le famiglie sono state minacciate.
Non parliamo delle estorsioni ai professori. Solo nel Nuevo Ecuador, abbiamo cambiato rettore tre volte nell’arco di un mese. E la lista è lunga.
Non passa settimana senza che riceva telefonate di richieste di aiuto per inviare in altre città famiglie intere minacciate. Come Chiesa abbiamo il cosiddetto “Protocollo Fantasma” (N.B. trasferire in un luogo sicuro persone la cui vita è in pericolo) che ci permette di appoggiare le vittime. Il tutto avvallato anche da organismi internazionali.

Missio Svizzera: Come si trova come vescovo in questa situazione? Ha qualche progetto concreto per intervenire?

Mons. Antonio Crameri: Proprio in questi momenti si tocca con mano la presenza di Dio. Prima di tutto nel riuscire a mantenere la calma e la tranquillità. Poi esercitando la pastorale della presenza: si fa poco o niente, ma la sola presenza del vescovo, con una chiamata, una visita, un abbraccio… uno stare insieme e dar la possibilità di sfogarsi… aiuta e riaccende la speranza. Tutto questo è opera di Dio… che si serve di strumenti poveri, come il vescovo, per accendere, in mezzo a queste tenebre, la luce della speranza.
Oltre il Protocollo Fantasma, da qualche mese abbiamo messo in marcia quello che Papa Francesco ha proposto a tutta la Chiesa: l’“Hospital de Campaña”, l’ospedale da campo. Un luogo che non solo fornisce assistenza medica, ma diventa anche un simbolo di accoglienza, cura, solidarietà, compassione e guarigione. Questo risponde al bisogno nelle nostre città e province della vicinanza e della carezza riparatrice di una Chiesa, intesa come effusione della tenerezza di Cristo, che si china sulle vittime e cerca la cultura dell'incontro per ridare speranza.
Come Chiesa cerchiamo di fare pressione sul governo nella speranza di essere ascoltati. Basti pensare che le cose che funzionano qui, sono in mano alla Chiesa: educazione, salute e la casa anziani.

Missio Svizzera: Come possiamo aiutarla dalla Svizzera? Ha bisogno di un sostegno materiale in questa situazione?

Mons. Antonio Crameri: L’asilo de ancianos “Esposo Bishara”, l’unico funzionante nella provincia, avrebbe bisogno di una ristrutturazione, abbiamo anche la necessità di un appoggio nell’ospedale di Atacames, di nostra proprietà. Ma quello che più è urgente è il progetto “Hospital de Campaña”.

19 gennaio 2024


ANTONIO CRAMERI: UN VESCOVO SVIZZERO IN ECUADOR

Antonio Crameri, 54 anni, di Poschiavo nei Grigioni, è vescovo del Vicariato apostolico di Esmeraldas in Ecuador.  Su invito di Missio Svizzera, ha visitato la Svizzera dall'11 al 16 settembre 2023 nell'ambito del Mese Missionario Universale (Chiesa ospite 2023: Ecuador).

Durante i vari incontri in Ticino, nella Svizzera francese e nella Svizzera tedesca, il vescovo, il cui carattere gioioso e aperto ha toccato i cuori delle persone, ha reso concreta e comprensibile la sua missione attraverso vivaci testimonianze della vita in Ecuador. "L'illegalità è la normalità", ha detto Mons. Crameri riassumendo la vita quotidiana della gente di Esmeraldas. Questo significa violenza quotidiana, corruzione e povertà dilagante.
È con la convinzione e la certezza che la sua vita non appartiene a lui, ma a Dio, che affronta ogni giorno queste sfide. La sua fede incrollabile e solida è emersa chiaramente durante gli incontri in Svizzera. Per lui, missione significa non avere paura di raggiungere le persone ai margini - come direbbe Papa Francesco - per trovare il tempo per loro e partecipare alla loro vita.

In linea con il suo motto di vescovo, Caritas Christi urget nos ("L'amore di Cristo ci spinge", 2 Cor 5,14), mette in pratica l'insegnamento della dottrina sociale, con particolare attenzione alla giustizia sociale, all'istruzione (34 scuole per 30.000 alunni) e alla salute.
Ad esempio, l'unico ospedale al confine con la Colombia ( San Lorenzo) e la casa di riposo di Esmeraldas sono gestiti dal vicariato.

Per lui, sostenere queste persone attraverso la fede ancorata a Gesù Cristo è una preoccupazione centrale, perché mancano molte cose per vivere dignitosamente. Evangelizzazione e amore per il prossimo vanno di pari passo per lui. Aiutiamolo a farlo.


I Cardinali Koch e Tagle lodano l'impegno dei Cantori della Stella

Friburgo, 5 gennaio 2024 - Durante l'incontro in Vaticano con i Cantori della Stella svizzeri, i Cardinali Kurt Koch e Luis Antonio Tagle hanno lodato l'impegno dei bambini e li hanno indicati come un modello per tutta la Chiesa universale. Appello a sostenere l'azione dei Cantori della Stella di Missio Svizzera 2024.

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La presenza dei Cantori della Stella svizzera alla Messa di Capodanno con Papa Francesco

Friburgo/Vaticano, 1° gennaio 2024:Le riprese televisive hanno mostrato l'importanza di questo momento per Lukas di Herisau (AR). Insieme a Ines e Nils, della Germania, si è avvicinato in processione all'altare della Basilica di San Pietro durante la preparazione dei doni con un sorriso gioioso, ma allo stesso tempo con dignità. Con gli abiti festivi e le corone scintillanti, i tre Cantori della Stella hanno partecipato alla Messa di Capodanno con Papa Francesco nella Basilica di San Pietro a Roma, lunedì 1° gennaio.

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I Cantori della Stella visitano Palazzo federale

Ieri, martedì 19 dicembre, il Presidente del Consiglio nazionale Eric Nussbaumer ha ricevuto a Palazzo federale a Berna tre gruppi di Cantori della Stella a nome degli oltre 10.000 Cantori provenienti da tutta la Svizzera.
I gruppi del Ticino, di Nidvaldo e Friburgo hanno incontrato anche i parlamentari di tutti i gruppi politici. Il ricevimento a Palazzo Federale è un segno della grande stima che la politica nazionale ha per la più grande campagna di solidarietà in Svizzera di bambini verso i bambini.

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Lancio della “Ricerca delle Pauline” nelle parrocchie

Lugano, 28 settembre 2022. Nel mese di ottobre, Missio lancia la “Ricerca delle Pauline”, un'azione su larga scala nelle parrocchie di tutta la Svizzera, che durerà fino al 3 maggio 2023. L'obiettivo di questa proposta è di mettere in evidenza, sotto forma di video, le testimonianze di persone ispirate da Pauline Jaricot (1799-1862), la fondatrice di Missio, beatificata a Lione il 22 maggio 2022. Un video ufficiale di lancio dell'azione sarà messo online il 1° ottobre.

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Pauline Jaricot, fondatrice di Missio, beatificata a Lione il 22 maggio

Lugano-Friburgo, 18 maggio 2022. Pauline Jaricot (1799-1862), fondatrice dell'Opera della Propagazione della Fede - oggi chiamata Missio - sarà beatificata a Lione domenica 22 maggio 2022. Papa Francesco ha aperto la strada alla sua beatificazione riconoscendo un miracolo nel maggio 2020. In Svizzera sarà online dal 23 maggio il video "Il mio chiostro è il mondo! ", che anticipa il concorso nazionale "la ricerca delle Pauline" di qui e di oggi.

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Per ulteriori informazioni su Pauline Jaricot

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200esimo anniversario di Missio e beatificazione della fondatrice

Lugano, 03.05.2022 - 200 anni fa, il 3 maggio 1822, l'Opera della Propagazione della Fede nasceva a Lione grazie all'iniziativa innovativa di una giovane donna, Pauline Jaricot. La fondatrice dell'organizzazione, che ha ottenuto rapidamente un riconoscimento internazionale, sarà beatificata a Lione il 22 maggio 2022.

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Rassegna stampa

Mons. Crameri: «Aiutateci, siamo in guerra civile»

Catholica, Sabato 3 febbraio 2024 - Tra il 7 e il 9 gennaio 2024, l’Ecuador ha vissuto giorni di terrore. Nel Paese ancora oggi regna il caos a seguito all’evasione dal carcere di due leader di potenti cartelli della droga. Ma come si vive la quotidianità e come è possibile intervenire? Lo abbiamo chiesto al vescovo Antonio Crameri, nato a Locarno e di origine poschiavina che dal 2002 vive e lavora in Ecuador.

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Don Jean Luc Farine nuovo presidente del Consiglio di Fondazione di Missio Svizzera

Il nuovo anno si apre all’insegna di diverse novità per Missio Svizzera: ci saranno eventi, azioni e cambiamenti di persone all’interno del ramo svizzero delle Pontificie opere missionarie.

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Mons. Antonio Crameri (Ecuador): «Come Chiesa preferiamo salvare la vita, da entrambe le parti»

24 gennaio 2024 - L’8 gennaio 2024, il presidente Daniel Noboa ha dichiarato lo stato di emergenza in tutto il Paese e ha imposto il coprifuoco notturno. Da allora si sono susseguiti attacchi terroristici e la criminalità organizzata terrorizza la popolazione ecuadoriana. I membri dei clan intimidiscono regolarmente la popolazione, facendo esplodere autobombe o seminando il panico in strutture pubbliche come università, scuole e ospedali con messaggi minatori o attentati. Hanno assaltato la stazione televisiva pubblica della città portuale di Guayaquil durante una trasmissione in diretta. «Gran parte degli autori sono adolescenti, giovani senza esperienza di vita e senza formazione, come un pezzo di carne da macellare, mandati al fronte per essere uccisi», ha spiegato il vescovo Antonio Crameri a Missio Svizzera, la sezione svizzera delle Pontificie Opere Missionarie.

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I Cantori della Stella in Vaticano dai cardinali Koch e Tagle

«Avete una missione meravigliosa, portate labenedizione alla gente»

Friburgo 06 gennaio 2024 - In prossimità dell'Epifania, il 6 gennaio, i Cantori della Stella vanno tradizionalmente di casa in casa, intonando canti natalizi e portando la benedizione di Dio per il nuovo anno. All'inizio dell'anno, una delegazione di Cantori della Stella svizzeri, accompagnata da rappresentanti di Missio Svizzera, ha visitato il Vaticano.

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Svizzera: Missio, oltre 1,3 milioni di euro raccolti dai Cantori della Stella nel 2023. Al via la campagna 2024 per l’Amazzonia

05 gennaio 2024 - 1,4 milioni di franchi: questa la cifra raccolta dai bambini coinvolti nella campagna “Cantori della Stella” nel 2023. L’equivalente in euro di più di1,3 milioni sarà devoluto in favore dei bambini in condizioni disagiate in Africa, America Latina, Asia e Oceania. I fondi, si legge in un comunicato diffuso oggi da Missio Svizzera, saranno utilizzati nei settori dell’istruzione, dell’alimentazione, della salute, della protezione dell’infanzia, della pastorale e dell’integrazione sociale.

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I CANTORI DELLE STELLA IL 1 GENNAIO A ROMA PER LA MESSA CON IL PAPA

05 gennaio 2024 - Abbiamo potuto capire dalle immagini televisive l'importanza di questo grande momento per Lukas, originario di Herisau (AR). Insieme a Ines e Nils dalla Germania, si è avvicinato all'altare della Basilica di San Pietro con un sorriso gioioso, ma allo stesso tempo con riverenza, mentre preparava i doni da portare all’altare per l’offertorio. Vestiti con i loro abiti caratteristici e le loro corone scintillanti, i tre cantori delle stelle hanno partecipato alla messa di Capodanno con Papa Francesco nella Basilica di San Pietro a Roma lo scorso 1 gennaio.

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Cantori della Stella svizzeri alla messa di Capodanno con Papa Francesco

04 gennaio 2024 - Le riprese televisive hanno mostrato quanto fosse importante questo momento per Lukas di Herisau (AR). Insieme a Ines e Nils dalla Germania, si è avvicinato in processione all’altare della Basilica di San Pietro durante la preparazione delle offerte con un sorriso gioioso, ma allo stesso tempo con dignità. Con gli abiti festivi e le corone scintillanti, i tre Cantori della Stella hanno potuto partecipare alla Messa di Capodanno con Papa Francesco nella Basilica di San Pietro a Roma, lunedì 1° gennaio.

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I Cantori della Stella visitano Palazzo federale

22 dicembre 2023 - Martedì 19 Dicembre, il Presidente del Consiglio nazionale Eric Nussbaumer ha ricevuto a Palazzo federale a Berna tre gruppi di Cantori della Stella a nome degli oltre 10.000 Cantori provenienti da tutta la Svizzera.

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I Cantori della Stella in visita a Palazzo federale

20 dicembre 2023 - Quattro bambine di Tesserete e i loro rispettivi accompagnatori sono stati accolti dal presidente del Consiglio nazionale Eric Nussbaumer.

“Non è chiaro come il divino sia entrato in questa casa. Ma oggi, qualcosa di divino è entrato proprio qui”. Si è espresso con queste parole il presidente del Consiglio nazionale Eric Nussbaumer durante l’incontro di martedì 19 dicembre con un gruppo di quattro bambine dei Cantori della Stella di Tesserete.

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I Cantori della Stella a Palazzo federale

20 Dicembre 2023 - Martedì 19 dicembre il Presidente del Consiglio nazionale Eric Nussbaumer ha ricevuto a Palazzo federale a Berna tre gruppi di Cantori della Stella a nome degli oltre 10.000 Cantori provenienti da tutta la Svizzera.
I gruppi del Ticino, di Nidvaldo e Friburgo hanno incontrato anche i parlamentari di tutti i gruppi politici. Il ricevimento a Palazzo Federale è un segno della grande stima che la politica nazionale ha per la più grande campagna di solidarietà in Svizzera di bambini verso i bambini.

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I Cantori della Stella visitano Palazzo federale

20 dicembre 2023 - Ieri, martedì 19 dicembre 2023, il Presidente del Consiglio nazionale Eric Nussbaumer ha ricevuto a Palazzo federale a Berna tre gruppi di Cantori della Stella a nome degli oltre 10.000 Cantori provenienti da tutta la Svizzera. I gruppi del Ticino, di Nidvaldo e Friburgo hanno incontrato anche i parlamentari di tutti i gruppi politici. Il ricevimento a Palazzo Federale è un segno della grande stima che la politica nazionale ha per la più grande campagna di solidarietà in Svizzera di bambini verso i bambini.

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I Cantori ticinesi a Palazzo federale

Insieme a tutti i Cantori provenienti dal resto della Svizzera, sono stati accolti dal presidente del Consiglio nazionale

BELLINZONA/BERNA, 20 dic 2023 - Il presidente del Consiglio nazionale Eric Nussbaumer ha ricevuto martedì a Palazzo federale a Berna tre gruppi di Cantori della Stella a nome degli oltre 10.000 Cantori provenienti da tutta la Svizzera, tra cui anche i gruppi del Ticino.

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«In quel tempo a Betlemme»... a Gordola i bambini raccontano il Natale

Mercoledì 20 dicembre 2023, alle ore 20 (in chiesa parrocchiale a Gordola), i bambini di IV elementare offriranno una rivisitazione di alcune tappe fondamentali del Natale. Attraverso il teatro, i bambini del corso di Istruzione Religiosa Cattolica di IV elementare di Gordola, hanno riflettuto su questo evento centrale per i cristiani. Un’occasione per riflettere sulle origini del Natale e dare una mano ai bambini meno fortunati. A fine teatro, chi vorrà, potrà dare un’offerta per i «Cantori della Stella» che sostengono il progetto di MISSIO infanzia «i bambini aiutano i bambini» (quest’anno per i bambini dell’Amazzonia).

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Il Natale e la beneficenza per i bimbi di quarta elementare

18 dicembre 2023 - Mercoledì 20 dicembre dalle 20 nella chiesa parrocchiale di Gordola i bambini di 4a elementare rivivranno, e faranno rivivere tramite il teatro, alcune tappe fondamentali del Natale. 
A fine rappresentazione, chi vorrà potrà infatti dare un'offerta per i “Cantori della Stella”, che sostengono il progetto di Missio infanzia “i bambini aiutano i bambini” (quest'anno per i bambini dell'Amazzonia).

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I Cantori della stella visitano Casa Santa Elisabetta

14 dicembre 2023 - Una piccola delegazione dei Cantori della stella di Lugano e di Gravesano ha visitato nella serata di ieri, mercoledì 13 dicembre, accompagnata dal vescovo Alain de Raemy, Casa Santa Elisabetta. La Casa è un luogo di accoglienza per madri e bambini in situazioni di fragilità e i Cantori hanno voluto mostrare la loro solidarietà anche sul territorio, sulle note di Maranatha e Tu scendi dalle stelle.

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Lugano: i Cantori della Stella in visita a Casa S. Elisabetta, da 75 anni luogo di accoglienza per madri e bambini

Mercoledì 13 dicembre, una piccola delegazione dei Cantori della Stella di Lugano e Gravesano ha visitato Casa Santa Elisabetta a Lugano, accompagnata dal vescovo Alain che ha celebrato la S. Messa insieme al cappellano della Casa fra Michele Ravetta. Un momento commovente e di grande solidarietà all’interno della struttura che da più di 75 anni offre in Ticino un luogo di accoglienza per madri e bambini in situazioni di fragilità, come ci hanno confermato la presidente Lisa Ciocco-Cavalleri e la direttrice Jessica Consoli, alle quali abbiamo chiesto la storia e l’attualità di questo luogo.

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Il vescovo con i cantori della Stella in visita alla casa Santa Elisabetta di Lugano

6.12.2023 - Mercoledì 13 dicembre un piccolo gruppo di Cantori della Stella di Lugano Besso e di Gravesano, accompagnerà monsignor Alain nella sua visita prevista a Casa santa Elisabetta a Lugano, luogo di accoglienza e sostegno per madri e bambini in situazioni di fragilità.

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I Cantori della stella accompagnano il Vescovo Alain a Casa santa Elisabetta

6.12.2023 - Mercoledì 13 dicembre un piccolo gruppo di Cantori della Stella di Lugano Besso e di Gravesano, accompagnerà Monsignor Alain nella sua visita a Casa santa Elisabetta a Lugano. Da anni, la visita dei Cantori con il Vescovo, prima della pandemia, si svolgeva nelle strade di Lugano per portare la benedizione anche nei luoghi di lavoro e del commercio.

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Riflessione teologico-pastorale

«Cuori ardenti, piedi in cammino» Ottobre missionario 2023


di Chiara Gerosa

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«L'assassino mi ha guardato negli occhi e mi ha lasciato vivo»

LOSONE, 11 ott 2023 - Quando gli scappa la pazienza si lascia sfuggire un simpatico "santa polenta" o un pittoresco "porca vacca". Pane al pane, e vino al vino. Le formalità non fanno per Monsignor Antonio Crameri, 54 anni, nato a Locarno e di origini poschiavine. Non fosse un personaggio "sciallo" non potrebbe fare il missionario a Esmeraldas, in Ecuador.
(di Patrick Mancini)

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0 Berna - Lugano, 14 dicembre 2022 |   Cronaca I Cantori della stella incontrano il mondo della politica svizzera

Un gruppo di Cantori della Stella ticinese (Tesserete) a Palazzo federale. Il gruppo è stato guidato all’interno delle Camere dal Presidente del Consiglio nazionale Martin Candinas.

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I Cantori della stella incontrano il mondo della politica svizzera

Un gruppo di Cantori della Stella ticinese (Tesserete) a Palazzo federale. Il gruppo è stato guidato all’interno delle Camere dal Presidente del Consiglio nazionale Martin Candinas.

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I Cantori della Stella a Palazzo Federale

Dopo un’assenza di quattordici anni, i Cantori della Stella sono tornati a Palazzo federale di Berna il 13 dicembre scorso. Sono stati ricevuti dal Presidente del Consiglio nazionale, il grigionese Martin Candidas. Presenti anche quattro ragazze dal Ticino.

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«Avere visitato il Palazzo federale è stato veramente emozionante»

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Alyssa, Lara, Mariagreta e Veronica di Tesserete, insieme ad altri Cantori della Stella di altri Cantoni, sono state accolte ieri a Palazzo federale.

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I Cantori della stella hanno incontrato la politica svizzera

LaRegione
A rappresentare il Ticino a Berna erano presenti Alyssa, Lara, Mariagreta e Veronica di Tesserete.

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Cantori della Stella in missione a Berna

Tra i gruppi svizzeri, che saranno a Palazzo federale per incontrare i membri del parlamento, anche uno proveniente da Tesserete.

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200 anni fa una ragazzina inventò Missio

Il 23 ottobre, in tutto il mondo si festeggia la Giornata missionaria mondiale. Era infatti il 1822 quando l’allora diciannovenne Pauline Jaricot, inventa un sistema semplice ed efficace per pregare ed aiutare i missionari.

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Alla ricerca delle Pauline in Ticino

Per saperne di più sulla ricerca dei Paolini nella diocesi di Lugano, leggi questo articolo.

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Riscoprirci tutti missionari sull’esempio di Pauline Jaricot

Scopri la ricerca dei Paolini nella diocesi di Lugano.

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In pellegrinaggio per i bimbi dell’Indonesia

I pellegrini sostengono i progetti proposti nella campagna per l'infanzia missionaria di Missio, come riportato da catt.ch.

Leggi l'articolo di catt.ch

A Missio Martin Brunner-Artho passa il testimone a Erwin Tanner-Tiziani

Leggi gli articoli sul passaggio di consegne da Martin Brunner-Artho, ex direttore di Missio, a Erwin Tanner-Tiziani.

Leggi l'articolo di Valtellina News
Leggi l'articolo da Como Live
Leggi l'articolo di Vareseinluce

La beatificazione di Pauline Jaricot in tv e alla radio

Scoprite in questi link chi era Pauline Jaricot e che cosa ha da dire ai cristiani di oggi. Potremmo essere noi le Pauline di oggi?

Guardare il reportage di Strada Regina
Guardare il programma Chiesa in diretta

la beatificazione di Pauline Jaricot, fondatrice di «Missio»

A sostegno della missione nel mondo

Catholica, Sabato 21 maggio 2022

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Missio compie 200 anni e la sua fondatrice sarà beatificata

L’Opera per la Propagazione della Fede celebra oggi il suo 200° anniversario. È nata Il 3 maggio 1822 a Lione grazie all’iniziativa innovativa di una giovane donna, Pauline Jaricot. La fondatrice dell’organizzazione ha ottenuto rapidamente un riconoscimento internazionale e sarà beatificata a Lione il 22 maggio 2022.

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«I bambini aiutano i bambini»

Arriva in Ticino l’iniziativa natalizia solidale dei «Cantori della Stella».

Catholica, Sabato 11 dicembre 2021

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